Oggi apprendo dai giornali (www.corriere.it) che l’Irlanda ha chiesto aiuto all’Unione Europea per risanare le sue finanze. E’ stato infatti varato un piano di aiuti di 80-90 miliardi di euro da erogare in 3 anni, un po’ meno dei 110 concessi alla Grecia, che prevede azioni mirate a stabilizzare il sistema bancario irlandese, maggiore artefice della crisi e seguito ad un collasso immobiliare dello scorso anno.
Ormai e’ da qualche mese che si sente parlare dello stato di disavanzo in cui versa il Paese, i numeri oggi parlano di un deficit che ha raggiunto il 32% del Pil. Cosa dovra’ fare la Tigre Celtica per risanare il suo bilancio?
In questi giorni si e’ discusso di una possibile manovra correttiva, data dell’innalzamento del regime fiscale irlandese, che fino ad oggi e’ stato fiore all’occhiello e fulcro dello sviluppo economico del Paese degli ultimi anni. L’Irlanda infatti e’ uno dei pochi Paesi europei ad avere una tassazione sulle imprese tra le piu’ basse, pari al 12,5%, contro il 34% della Francia e il 30% di Spagna e Germania. Un aumento delle tasse sicuramente aiuterebbe a colmare parte del debito pubblico.
Dalle prime indiscrezioni si apprende che Dublino e’ riuscita a mantenere invariata l’aliquota di tassazione alle imprese. Ma allora, lo Stato Irlandese come pensera’ di risanare le sue finanze?
Se davvero si dovesse decidere di innalzare il vigente regime fiscale alle imprese, quali sarebbero le conseguenze sull’economia irlandese? Che farebbero le aziende che, beneficiando di una tassazione agevolata, negli ultimi anni hanno trasferito il proprio centro d’affari proprio in Irlanda?
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